FLEBOLOGIA ESTETICA

microfili e laser per curare varici e capillari e per ringiovanire i tessuti.

Questo sarà il mio tema al grande Congresso sui laser che si terrà a Milano

organizzato dal prof. Berné

Data di inserimento: 17/03/2014
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I processi d'ìnvecchiamento cellulare e tessutale sono velocizzati da errori alimentari e di stile di vita, a cui si associano infezioni, usura, traumi e geneticità.

Acidificazione, stress ossidativo, stasi linfatica ed ipoossigenazione sono alla base dei fenomeni per cui, imparare a depurarsi, è la prima terapia

Data di inserimento: 17/03/2014
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SOFT-FACE LIFT CON FILI DI SOSTEGNO:

INDICAZIONI E VANTAGGI

Autore: Prof. Pier Antonio Bacci

 

Riportare i tessuti nella loro posizione ideale, ridurre la stasi linfatica e la deposizione di tossine, favorire la regolare morfologia delle microstrutture, favorire l’ossigenazione e la nutrizione tessutale, somministrare energia e  stimolare la muscolatura, costituiscono le basi funzionali per recuperare il normale metabolismo tessutale e rallentare il processo di invecchiamento. Questo è il compito della medicina e chirurgia a finalità estetica e cosmetica.

In questa ottica si inseriscono le metodiche di chirurgia estetica del volto, in particolare le metodiche mini invasive con l’uso dei fili chirurgici di sostegno, spinati o meno, la cui utilizzazione non è recente perché la sua ideazione risale a circa cento anni fa, anche se sono stati recuperati e perfezionati alla fine del secolo scorso.

Si hanno indicazioni precise e controindicazioni, ma certamente oggi la strategia ha raggiunto la sua perfezione.

In Arezzo è stato organizzato un congresso per valutare i risultati di dieci anni di esperienza e lanciare le nuove moderne metodiche. Il Congresso è stato fatto al Centro Chirurgico Toscano in Arezzo, la stessa clinica dove Pier Antonio Bacci fece la prima dimostrazione nella vecchia Europa circa quindici anni fa. Le presentazioni hanno dimostrato nuove vie non invasive e nuove strategie sia con fili spinati americani e con quelli in PDO coreani.

 

 

Centro Documentazione in Chirurgia Estetica mini Invasiva

Prof. Pier Antonio Bacci

Via Monte Falco, 31 – 52100 Arezzo - Italy

Fax: 0575.370666 - baccipa@ntc.it - www.baccipa.it

 

Data di inserimento: 23/12/2013
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 Venere, la bellezza che nasce dal mare

C’era una volta una splendida giornata, con un caldo sole che illuminava e riscaldava le acque del mare.

Ad un certo momento, come per incanto, il soffio del vento Zefiro arriva sulla bianca spiaggia di Cipro mentre appare una meravigliosa conchiglia che apre le sue valve ed offre la sua perla: una bionda fanciulla nuda che rappresenterà la dea dell’Amore e l’ideale della bellezza quasi fino ai giorni nostri. Questa è Venere, per gli Etruschi e per i Romani, mentre era chiamata Afrodite per i Greci.

Alla vista di quella splendida fanciulla che si offre nella bellezza delle sue nudità, la ninfa Ora, che era incaricata del cambio delle stagioni, arriva in soccorso a Venere offrendole un manto rosa ricamato con fiordalisi, mentre la ninfa Cloris, stringendo il suo Zefiro, sparge intorno fiori di mirto per formare un armonioso e profumato tappeto.

Non si deve dimenticare che il mirto, fiore sacro a Venere, un tempo faceva sempre parte del bouquet di nozze della sposa. Con questo fiore, nell’antichità, si preparava anche “l’acqua degli angeli”, una delicata e profumata lozione che si aggiungeva all’acqua del bagno per rendere vellutata la pelle.

E come avrebbe potuto Sandro Filipepi “Botticelli” farsi sfuggire quell’occasione unica per fermare nell’eternità quel momento? Come avrebbe potuto farsi sfuggire quel simbolico matrimonio degli Dei con gli Umani, il momento della nascita della vita? E così nacque il suo famoso dipinto del 1480, la “Nascita di Venere”, grande due metri per tre, che è oggi in mostra alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dove la nudità di Venere rappresenta l’esaltazione della Bellezza assoluta, ma anche l’affermazione della Bellezza interiore, la semplicità dell’anima.

Il corpo femminile nudo è sempre stato il principale elemento d'attrazione sessuale, soprattutto se ha la pelle bianca come la neve e lucente come una perla, come quella racchiusa nelle ostriche. Nell’antichità la pelle bianca era segno di vera bellezza, immagini di donne bianche con uomini di pelle più scura si possono vedere anche nelle piramidi egiziane. A partire dalla cultura greca inizia invece il gusto per una pelle giovane ed abbronzata in entrambi i sessi.

Gli antichi arabi furono dei veri e propri specialisti del bianco, ma non confondevano il pallore con il candore, per loro una bella pelle ha sempre bisogno d'aria e di luce, anche se non dei raggi diretti del sole, per cui veniva consigliato di lasciarla scoperta almeno un'ora al giorno. Dopo l’esposizione utilizzavano un’antica pomata proveniente dall’Egitto e preparata con latte d'asina mescolata a miele e polvere d'alabastro finemente tritata, il tutto per un effetto coprente che garantisse la lucidità della perla.

Per mantenerla vellutata era inoltre essenziale il bagno quotidiano nell’acqua e nel latte, il sapone era infatti originario dell'Egitto, quello fatto di bicarbonato di soda ed argilla, mentre la prima saponetta solida, come la intendiamo noi, cioè quella amalgamata con olio, risale alla Mesopotamia del II millennio prima di Cristo.

Anticamente il bagno era un rito, iniziava con mezza ora di sudorazione, poi una bella saponata, quindi un lieve scrub con guanto di crine ed un risciacquo con acqua tiepida; arrivava infine il vero bagno caldo in acqua che poteva essere variamente profumata con essenze liquide di fiori arrivati dal Medio Oriente.

Famosi furono i bagni caldi delle donne arabe in acqua alla rosa, famosa l'acqua di rose di Goa od agli agrumi, come arancio, bergamotto, limone. Il bagno finiva con latte e poi doccia fredda seguita da un rilassante massaggio agli oli profumati, come la palma per rassodare, il timo, la mirra o il fieno greco per deodorare, per finire con la menta da usare come stimolante per eventuali notti di fuoco.

La cura del corpo femminile è sempre stata importante in tutti i tempi, in un modo o nell’altro la donna si è sempre trovata al centro dell’Umanità. Nel suo insieme, anche la famosa Venere del Botticelli è un vero inno a quella femminilità sacra così ben descritta anche da Lucrezio nel suo “De rerum natura”, dove, tra le altre cose, afferma: “ poiché tu solamente governi la natura delle cose, e nulla senza di te può sorgere alle divine regioni della luce, nulla senza te può prodursi di lieto e di amabile,  desidero (o donna) averti compagna nello scrivere i versi che intendo comporre sulla natura di tutte le cose”.

La donna può generare la vita, per questo viene spesso abbinata all’acqua ed al mare, in quanto sostanza fondamentale e contenitore di tutte le  cose. Oggi sappiamo che anche noi abbiamo un mare interno, un mondo piccolissimo ed immenso dove avvengono tutte le più importanti reazioni vitali e dove si regola anche la velocità dell’invecchiamento. Tutte le cellule hanno una relazione reciproca con il loro ambiente, un ambiente simile all'acqua marina che permette la vita e che costituisce il sistema di regolazione principale del corpo: questo mondo è la matrice extracellulare, dove il termine matrice significa proprio “madre della vita”.

Non meravigli, quindi, che le pazienti che soffrono di cellulite presentino una patologia estetica che è una conseguenza di alterazioni alimentari e depurative del nostro organismo. Per esistere, tutte le cellule degli organi dipendono dall’integra funzione di questo sistema che garantisce l’equilibrio dell'ambiente che a loro occorre per sopravvivere. Infatti, proprio in quel mare interno, proprio in quella matrice che regola la vita, iniziano anche  tutti i processi d’invecchiamento, così come le malattie croniche e degenerative, ma anche le rughe e la cellulite : riuscire a tenere pulito e limpido il nostro mare interno significa restare sani e vivere a lungo.

Ben descritto nei dipinti di Edouard Manet, il mare è simbolo di vita e d’evasione, ma contiene anche sostanze terapeutiche per il nostro organismo. Il biologo francese René Quinton ha dimostrato che l’acqua di mare è molto simile al plasma sanguigno, elemento fondamentale per il buon funzionamento delle cellule, per cui la sua utilizzazione può essere estremamente benefica per una cura già conosciuta nell’antichità. Questa cura è la talassoterapia, ottimo completamento anche della medicina e chirurgia estetica.

Data di inserimento: 18/08/2013
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Trovi negli Eventi:

La bellezza appesa a un filo

Corso di aggiornamento PADOVA 4 ottobre 2014

 

Trovi negli Eventi/Congressi:

FIERA DI ROMA - ROma INternational estetica - 8 Febbraio 2015

 

Trova in VideoLibrary

Video Clips per l'uso dei fili di sostegno (Fill Traction e Fill/Stim)

 

Mesoterapia e lipowash ( VideoLibrary Archivio)

 

 


Trovi nelle News:

- VARICI, CAPILLARI E GAMBE PESANTI

 

 

 

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